giovedì 7 agosto 2014

La natura umana prende il sopravvento


Oggi, cari lettori, mando al diavolo la mia vena poetica per conquistarvi col vero business.
Un business macabro e curioso firmato Tom Six. La sua vena horror-feticista scorre nel mio sangue da quando, una settimana fa, ho visto per la prima volta i suoi film. Per chi non ne fosse a conoscenza il regista che sto accogliendo nel mio blog ha dato alla luce, dal 2010, a una saga dal nome "The Human Centipede".
I film presi in esame si basano su un utilizzo spropositato e malato della scienza, della medicina e dell'ingegno umano trasformando le leggi basilari della natura e creando un mostro a tre teste umane capace di reinterpretare le funzioni di un centopiedi in una creatura formata da tre essere umani (due donne e un uomo nel primo film) che potessero sopravvivere tramite le loro funzioni vitali collegati dalle estremità del corpo umano in un vero e proprio centopiedi (in questo caso, considerato tutti gli arti di un essere umano, "12 piedi") in una miscela di paura e vergogna. Non nego di aver avuto la necessità di voltarmi dall'altro lato dello schermo a guardare il muro pur di non coinvolgere il mio stomaco in certi meccanismi cinematografici che vi lascio la curiosità di andare a vedere coi vostri occhi. 
Detto ciò non è del film in sé che voglio trattare ma di quanto la sua visione abbia portato alla creazione di un business curioso e curiosamente malato che è l'emblema del secondo sequel della saga. La mente umana è davvero capace di lasciarsi coinvolgere dalle teste malate di dottori, o presunti tali, e psicopatici. 
La prima curiosità è un ciondolo:
Il ciondolo di The Human Centipede è in vendita

Segue un tatuaggio singolare:
the human centipede tatuaggio tattoo

Un soprammobile d'eleganza inaudita:


Simpatici accessori e abbigliamento da sfoggiare con disinvoltura.



Per non parlare di morenti little pony
 che convincono "certamente" ogni tipo di acquirente.
Potei continuare a lungo, google è un ottimo amico in queste circostanze, ma termino la mia esposizione.
Vi elenco i link di riferimento e vi prometto che la questione non terminerà qui.
Il centopiedi di Tom Sink non ha concluso il suo cammino e io ho ancora tanto da raccontarvi.