venerdì 29 agosto 2014

Sali minerali prima di dormire


Ognuno di noi ha limitate necessità primarie oltre a quelle che ci accomunano tutti in quanto esseri umani.
Ognuno di noi ha gusti, preferenze, scelte che lo hanno portato a essere tale e quale é oggi e che lo porteranno a essere diverso o identico tra dieci o vent'anni.
Ognuno di noi ha segreti, calamite nascoste sotto l'epidermide pronte a svelare nascondigli e serrature coperte da racconti mai iniziati, sporchi e puzzolenti di muffa e formaggio.
Ognuno di noi soffre di illusioni, disillusioni, che giornalmente conficcano i chiodi alle mani e ai piedi come fosse necessario spalmarsi la faccia di irrealizzabili pazzie.
Ognuno di noi pianta semi di pazienza e toglie l'erba incolta chiamata rassegnazione.
Ognuno di noi é umano perciò dimentica qualche filo verde d'erba maligna e perde la bussola reale per buttarsi a capofitto in un pianeta, ancora inesplorato dalle nostre comuni menti umane, privo di dolore.

Ognuno di noi la notte, prima di prendere sonno lasciandosi cullare dalla stanchezza accumulata in una giornata di lavoro, tra un salto e l'altro per fare spesa, prendere i bambini a scuola, chiamare l'avvocato che tiene in conto la causa per la casa, sistemare le tubature della cucina, pensare ai figli come esseri umani e non come prole da mantenere,
ecco, ognuno di noi prima di chiudere gli occhi, far calare le palpebre e non pensare a quanti giorni mancano al prossimo esame e alla bolletta della luce che sarà più cara dei mesi scorsi, con la tassa universitaria in costante aumento,
dicevo
OGNUNO
DI
NOI
sogna,
sogna un teletrasporto, un viaggio non pianificato, un cortile col giardino, una corsa coi canguri in Australia, le piramidi egiziane, o più in piccolo
una barca per toccare l'acqua con le mani sdraiati sulla prua mentre le nuvole sopra la testa svolazzano e si immergono in un magma morbido d' immaginazione..
Ognuno di noi sogna una vita senza condizionamenti, con più amore che guerra, con più sole che morte, con quel verde forte, acceso, testimone di speranza.

Ognuno di noi, insieme disperato e disperso di umani che prende sali minerali perché non sente più le gambe e va dallo psicologo quando sente troppo la testa.

Vi domando:
Siamo umani perché sogniamo o sogniamo perché siamo umani? ..é diverso?




Siete pronti?


Settembre. Scorrono brividi appiccicaticci a fior di pelle da capo a coda.
Non vi sembra troppo presto? o troppo tardi? Non vi sembra troppo bello per essere vero?
o un'inguaribile bugia non a fin di bene?
Ditemi voi. Io godo delle nuvole grigiastre e del clima pro pioggia che mi avvolge come fosse un maglione, caldo, caldissimo.
Il problema sta infatti nell'umidità terrificante di questi giorni: no sole, no pioggia, no luce, no buio.
UMIDO, umido ovunque. Venticelli rapidi e scostanti smuovono le tende immaginarie del balcone di casa mia (troppo pigra per averne davvero).
L'Etna é a dir poco meravigliosa, pura tanto da superare lo spot della Levissima.
Vedo le caprette di Heidi da Catania su per i colli non innevati del vulcano.

Settembre. Si ritorna sui banchi di scuola. Si ritorna a lavoro dopo ferie brevi e mal gestite.
Si ritorna a sperimentare le ansie giornaliere e le noie del fine settimana.
Continuano le spese, riprendono le lezioni, le riforme, le lamentele, le nausee che son più simili a quelle di una donna in attesa che a un post sbronza.

Settembre. Non é ancora giunto ma scorrono violenze tramite immagini, di morti e mutilati, che costanti non si fermano nel periodo di generosa goliardia.
Non é necessario attenderlo, questo mese, così di passaggio, odiato e amato.
Arriva da sé, con passo svelto e pericoloso già dai primi giorni di agosto; Sconfina, crea varchi temporali nelle cronache dei telegiornali.
Vittime, con terra bruciata sotto i piedi, trascinano i loro corpi lungo le strade di ritorno alle città, agli uffici, con un caffè mattutino e un'occhiata, sagomata dalle occhiaie, alle notizie del giorno.
Non mi capacito di quanto sia sempre così tranquillizzante l'abitudinarietà.

Settembre.
Ti aspettavo da un'estate.