martedì 22 luglio 2014

comicità

Un badile, di quelli da campeggio, sarebbe l'ideale. Un badile di comicità con manico fisso o pieghevole, poco importa.
L'ironia c'è, manca l'attrezzo: quello idoneo per portarla in superfice e farle sfoggiare le sue foglie più verdi, i suoi germogli migliori.
E non c'entra Schettino coi suoi party in bianco mentre la "sua" nave viene trascinata in superficie, non è il momento per fare riferimenti sofisticati al soldato israeliamo scomparso (cosí si legge su giornali on line e non) da domenica.
Non è l'ora per parlare di arresti di ex ministri come Galan e della revoca dell'arresto per l'ex ministro Clini.
Non è mai il tempo esatto, non è mai il luogo adatto.
Forse il timore è tutto e solo mio.
Timore di blaterare e gonfiare o sgonfiare fatti.
Serve un badile di semplice ironia, una risatella da bambino, che dura poco o nulla, rimpiazzata da un pianto buffo e pieno di richiesta d'attenzione.
Ma in realtà tutte queste nazioni in guerra sono bimbi..bimbi a cui manca un gioco, il biberon, o la mamma tutta per loro.
Sono bimbi fatti di coste, strade, arida terra e arido clima.
Bimbi a cui serve una maestra con le sue sculacciate, bimbi da sgridare, educare.
Palestina e Israele, Russia, Malesia, aerei che esplodono in aria come fossero fuochi d'artificio fatti in casa. Scoppi che narrano di confusioni, di catastrofiche emozioni, che galleggiano nella melma e di questa si nutrono.

Nessun commento:

Posta un commento